Letteratura

A Mosca Cieca

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1. La Mosca Cieca dell’Amore

Nel bosco di Meudon, Leonida (soldato), Cipriano (pittore) e Cotiledone (studente di farmacia) aspettano le loro amate, le tre sorelle fioraie Coletta, Fiorina e Brigida. Le ragazze, nipoti della signorina Bonneau, ricambiano il loro amore, ma la zia Pelagia ha deciso che le nipoti potranno sposarsi solo dopo di lei. Arriva il Barone della Verdura, un ricco finanziere convinto di piacere a tutte. Il Barone aspetta una fioraia con cui si scrive lettere d’amore, credendo sia Coletta. In realtà, Pelagia risponde alle lettere del Barone, pensando di essere lei la “bella fioraia” a cui sono indirizzate. Poco dopo, arrivano Casimiro Bonneau (zio delle ragazze), Pelagia e le nipoti per un picnic. Pelagia si allontana per una commissione e le ragazze ne approfittano per incontrare i loro amanti. Insieme, decidono di far sposare Pelagia per essere liberi di amarsi. I tre giovani, di nascosto, prendono il cibo del picnic, facendo credere a Casimiro che siano stati gli spiriti del bosco. Poi, riappaiono come creature magiche che restituiscono il cibo. Casimiro, stupito, dice loro che darebbe volentieri le nipoti in sposa a uomini come loro, se non fosse per la promessa fatta a Pelagia. Torna il Barone e Casimiro, sperando di coglierlo in fallo con Pelagia, gli chiede di controllare le nipoti mentre cerca la sorella. I giovani propongono al Barone di giocare a mosca cieca. Mentre giocano, Pelagia torna e il Barone, bendato, la scambia per Coletta, dichiarandole il suo amore. Pelagia rivela chi è e scopre che il Barone è Polidoro, il suo vecchio fidanzato, scappato vent’anni prima. I tre giovani e le nipoti obbligano il Barone a scegliere: o la spada o il matrimonio con Pelagia. Il Barone, spaventato, accetta di sposare Pelagia. Finalmente libera, Pelagia accetta subito il matrimonio delle nipoti con i loro amati.

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