Letteratura

I piaceri e i giorni

Per favore  Accedi  oppure  registrati  per farlo.


1. Un’Alba di Tensioni e Novità

La strada di campagna è ridotta a un pantano dopo la pioggia notturna, segno evidente della trascuratezza in cui versa il luogo. In questo scenario desolato, il capitano Placido Sciaralla avanza a cavallo, indossando un’uniforme borbonica. Guida una guardia di venticinque uomini, tutti fedeli al principe don Ippolito Laurentano, il quale si è ritirato nel suo feudo per protesta contro il nuovo governo italiano. La divisa di Sciaralla è oggetto di scherno e indignazione, ma lui si sforza di mantenere un contegno marziale, nonostante le continue umiliazioni. Il capitano è diretto a Valsanìa per consegnare una lettera a don Cosmo Laurentano, fratello del principe. Lungo il tragitto, incontra Marco Prèola, un giovane dal carattere dissoluto, che non perde occasione per deriderlo. Prèola gli rivela anche alcune notizie sorprendenti: il principe è in procinto di sposarsi e il nipote, Roberto Auriti, si candiderà come deputato. Queste rivelazioni gettano Sciaralla nello sconforto, mentre cerca di comprendere se siano vere o solo frutto della malizia di Prèola. Il viaggio prosegue e Sciaralla incrocia Luca Lizio e Nocio Pigna, due rivoluzionari locali di ritorno da una missione a Porto Empedocle. Anche in questo caso, Prèola interviene, provocando i due e mettendo in luce le loro contraddizioni e la loro inefficacia. La discussione si anima, rivelando le tensioni sociali e politiche che agitano la regione. Arrivato a Valsanìa, Sciaralla deve affrontare l’ostilità di Mauro Mortara, un vecchio burbero che vive nel feudo di don Cosmo. Mortara, con i suoi cani, accoglie Sciaralla con disprezzo, sottolineando ulteriormente le difficoltà e le umiliazioni che il capitano deve sopportare. La consegna della lettera avviene in un clima di tensione, con Sciaralla sempre più a disagio e confuso di fronte agli eventi che si susseguono.

2. Partenze, Scandali e Segreti

Ninuccio, giovane e pieno di speranze, si appresta a lasciare la sua casa per trasferirsi a Roma e intraprendere gli studi. La madre Anna, pur con il cuore colmo di apprensione, lo sostiene nel suo desiderio di spiccare il volo. La nonna, donna Caterina, osserva con occhio critico i tumulti politici e sociali, presagendo un futuro incerto per il paese. A Roma, il cav. Cao, segretario del Ministro, contempla con amarezza la figura di Francesco D’Atri, un tempo fulgido esempio di eroismo e ora ombra di sé stesso, invecchiato, stanco e al centro di uno scandalo politico. Cao riflette sul dilagare della corruzione e sulla perdita dei valori patriottici, un male che ha contagiato molti uomini della rivoluzione, spingendoli a errori tardivi e gravi. D’Atri è un uomo tormentato, intrappolato in una rete di problemi personali e politici. Il suo matrimonio con Giannetta, una donna molto più giovane di lui, è diventato oggetto di pettegolezzi e la relazione di lei con un certo Selmi lo espone al ridicolo. Come se non bastasse, D’Atri si trova coinvolto in uno scandalo di corruzione che vede, tra gli altri, il nome di Roberto Auriti, un uomo innocente. D’Atri prova disgusto per la corruzione che lo circonda, ma si sente impotente, incapace di trovare una via d’uscita. La situazione precipita quando D’Atri incontra Giulio Auriti, fratello di Roberto, il quale, indignato per l’ingiustizia subita dal fratello, minaccia di rivelare la verità. D’Atri, logorato dal senso di colpa, cerca di aiutare Roberto, ma si scontra con la sua stessa impotenza. In un disperato tentativo di salvare il salvabile, D’Atri suggerisce ad Auriti di trovare una somma di denaro per coprire il debito di Roberto, magari rivolgendosi a parenti facoltosi. L’incontro con Auriti lascia D’Atri ancora più amareggiato e solo. Cerca conforto nella moglie Giannetta, ma lei, incompresa e distante, si addormenta durante la conversazione. Il matrimonio di D’Atri, un tempo forse felice, è ora un guscio vuoto, pieno di segreti e incomprensioni, e il futuro appare incerto e denso di nubi oscure per tutti i personaggi coinvolti.

3. Un intreccio di destini e passioni

Donna Giannetta possiede un carattere forte, incline a decisioni rapide e irrevocabili, in modo simile al padre, che osò ribellarsi ai Borboni e per questo fu diseredato. Seguendo un percorso analogo, anche Giannetta, spinta dall’orgoglio, interruppe ogni rapporto con il cugino Lando, scegliendo di trasferirsi da Palermo a Roma. La madre di Giannetta, un’attrice, morì nel darla alla luce, e questo passato legato al mondo del teatro era sempre stato considerato un tabù in famiglia. Nonostante un intimo ribrezzo, Giannetta sarebbe disposta a tutto pur di sfidare il cugino e lo zio. Si innamorò di Francesco D’Atri, ma si sentì profondamente offesa dalla sua mancanza di fiducia. Dopo la morte del padre, in un momento di sconforto, arrivò a offrirsi a Lando, solo per essere respinta. Per vendicarsi, si gettò tra le braccia di Corrado Selmi, vivendo un anno di scandali. Il marito, Francesco, le confessò di vedere in lei e nella loro figlia due sciagure. Una notte, Giannetta, dopo aver finto di dormire, scoprì il marito in lacrime e, mossa da un impulso improvviso, si prese cura della figlia, comprendendo il profondo desiderio del marito di vederla finalmente madre. Nello stesso periodo, Mauro Mortara, un anziano patriota, giunge a Roma carico di gioia e ammirazione, ignaro del cinismo che pervade l’ambiente circostante. Le sue medaglie di guerra vengono accolte con scherno, ma lui, immerso nella sua felicità, non se ne rende conto. Lando, pur provando una certa invidia per la sua purezza d’animo, si immerge nei suoi discorsi, cercando un rifugio dalla corruzione dilagante. Mauro, ignaro delle tristi realtà siciliane, parla con Lando del padre e del suo imminente matrimonio, esprimendo il suo disprezzo per il futuro genero. Lando, amareggiato dal suo tempo, si sente sterile e incapace di agire, trovando rifugio nello studio e nella critica sociale. Si sente intrappolato in una situazione senza via d’uscita, incapace di cambiare il corso degli eventi. L’arrivo di Lino Apes, un amico sincero, lo spinge a riflettere sulla situazione in Sicilia, dove la tensione sociale è sul punto di esplodere. Lando, tuttavia, è ossessionato dallo scandalo bancario e dalla figura di Corrado Selmi, che considera il responsabile della rovina della sua vita. Inizialmente, decide di rimandare la partenza, ma la notizia del salvataggio di Selmi lo convince a partire immediatamente per la Sicilia. Prima di partire, riceve la visita del cugino Giulio Auriti, che gli chiede aiuto per salvare l’onore della famiglia, ormai compromessa dallo scandalo bancario. Giulio, combattuto tra l’orgoglio e la necessità, rivela a Lando di aver bisogno di un grande sacrificio da parte sua per risolvere la situazione.

Registrati gratis!

Senza carta di credito, basta solo un email.

Registrati ora

Già iscritto? Accedi


17. Intrighi, Nozze e Sconfitte

Nello studio di Salvo, Aurelio Costa incontra Nicoletta Capolino, promessa sposa di un altro uomo, che mostra un rinnovato interesse per lui, forse per gelosia verso Dianella, la figlia di Salvo, a sua volta interessata ad Aurelio. Nonostante il suo passato rifiuto, Nicoletta cerca di instaurare un’amicizia con Aurelio, ma il loro dialogo è interrotto dall’arrivo di donna Adelaide, sorella di Salvo, eccitata per le sue imminenti nozze con un principe, un evento che lei paragona a una fiera. I preparativi per il matrimonio fervono alla villa di Valsanìa, un vecchio casale solitamente abbandonato che per l’occasione viene addobbato. Don Cosmo, fratello del principe, si mostra infastidito da tutto il trambusto e dall’arrivo del vescovo, Monsignor Montoro, che parla della fede, mentre Don Cosmo è immerso in ricordi dolorosi. L’arrivo di Don Ippolito, il principe, porta con sé critiche all’abbigliamento di Don Cosmo e l’interesse di Dianella, mentre Adelaide si preoccupa della barba del futuro sposo. Durante i festeggiamenti, giunge la notizia che il marito di Nicoletta è stato ferito in un duello. Sconvolta, Nicoletta parte immediatamente, seguita dal principe e da Salvo, lasciando Adelaide alla villa, frustrata per l’accaduto. Nel frattempo, a casa di donna Caterina Auriti Laurentano, gli amici di Roberto si riuniscono nel giorno delle elezioni, ricordando i tempi passati e constatando come la vita li abbia cambiati. La conversazione si tinge di malinconia mentre arrivano i risultati delle elezioni: Roberto è sconfitto, superato da un candidato emergente, Zappalà. Questa sconfitta elettorale diventa il simbolo della loro sconfitta personale di fronte al tempo che passa e alle nuove generazioni che avanzano. Il canonico Agrò, infine, paragona i candidati politici a degli aquiloni, mossi da forze oscure e incontrollabili.

18. L’Addio e le Ambizioni

Dopo la sconfitta elettorale, Roberto Auriti, amareggiato dal silenzio della madre, minimizza l’accaduto, sostenendo di aver agito per un dovere superiore, ma i suoi amici, tra cui Mattia Gangi, lo deridono, proponendo l’elezione di un candidato improbabile. Filippo Noto esprime il suo disprezzo per i socialisti, le cui teorie, a suo dire, mancano di fondamento scientifico e logico, e afferma che lo stato non dovrebbe occuparsi del proletariato. La tensione cresce quando una lettera rivela il tradimento del figlio di Rosario Trigòna, che ha diffuso false voci sulla ritirata di Auriti. Mauro Mortara, ignaro degli eventi, arriva da Valsanìa e annuncia la sua partenza per Roma. Roberto, sopraffatto, decide di scrivere alla sua amante a Roma, mascherando i suoi veri sentimenti per tenerla a sé. Nonostante la partenza del nipote per Roma, Roberto vuole mantenere segreta la sua relazione. Nel frattempo, donna Caterina si informa sul fratello Cosmo e su Sara Alàimo. La città è in festa per la vittoria di Ignazio Capolino, e il Pigna, confuso tra la folla, viene maltrattato. Celsina e Antonio Del Re si salutano prima della partenza di lui per Roma, giurandosi amore eterno e un futuro insieme. A Colimbètra, don Ippolito Laurentano discute della vittoria di Capolino con Salesio Marullo e Ninì De Vincentis. Nicoletta Capolino, dopo aver curato il marito ferito, decide di restare a Colimbètra e cerca di sedurre don Ippolito, tormentando Ninì e rivelandogli che Dianella Salvo non sarà mai sua. Aurelio Costa, giunto a Colimbètra per annunciare la vittoria, viene accolto con entusiasmo da Nicoletta, che lo seduce. Tornato alla villa di Flaminio Salvo, Aurelio è confuso dalle parole ambigue di quest’ultimo, che sembra volerlo mettere in guardia. Salvo si lamenta della servilità degli altri e della sua incapacità di esprimere i suoi veri sentimenti. Aurelio, turbato, si rifugia nella sua coscienza, sentendosi inadeguato. La notte prima della partenza di Roberto e del nipote, Anna Del Re è preoccupata per il figlio, temendo l’influenza della vita romana e della compagna di Roberto. Vorrebbe trasferirsi a Roma con la madre per proteggerlo, ma la madre rifiuta. Mentre la famiglia si prepara per la partenza, Anna riflette sulla vita difficile e sulle speranze per il futuro del figlio.

Abbiamo riassunto il possibile

Se vuoi saperne di più, devi leggere il libro originale

Compra il libro

[sc name=”1″][/sc] [sc name=”2″][/sc] [sc name=”3″][/sc] [sc name=”4″][/sc] [sc name=”5″][/sc] [sc name=”6″][/sc] [sc name=”7″][/sc] [sc name=”8″][/sc] [sc name=”9″][/sc] [sc name=”10″][/sc]
Guarda gli arlecchini!
Le avventure di Huckleberry Finn